Innovazione Etica
Nell’era della globalizzazione ognuno di noi diventa parte integrande di un “organismo” sempre più grande ma anche sempre più fragile la cui sopravvivenza è fortemente legata ad ogni nostra (apparentemente insignificante) azione.
Siamo tutti sulla stessa barca, ormai, e non possiamo più ritenere sufficiente, per quanto importante, limitare gli effetti della nostra presenza su questo Pianeta attraverso comportamenti corretti o perfino virtuosi.
Il problema è che siamo in 7 miliardi di anime, solo oggi, e dubito che ve ne siano molte disposte a rinunciare alle loro abitudini e al loro stile di vita.
Cosa fare, allora?
La cosa più urgente, secondo me, è attivarsi per limitare i danni di uno sviluppo irregolare e indiscriminato che vede i produttori e i consumatori corresponsabili di una situazione pericolosa dovuta alla smania di possedere e a quella di produrre.
Non so chi abbia iniziato per primo ed è ormai inutile scoprirlo.
Però oggi ci sono eserciti di persone che consumano e inquinano e imprese fameliche che ci invogliano a farlo, sforzandosi di produrre a costi sempre più bassi; con poco rispetto per le persone e pochissima cura per l’ambiente.
Non intendo puntare il dito contro le multinazionali perché se non ci fossero loro sarebbe impossibile entrare in un negozio, o in un distributore di benzina, e trovare gran parte delle cose ritenute indispensabili nel nostro quotidiano.
Dico però che serve maggior equilibrio fra la voglia di crescere e l’impegno a lasciare un pianeta ospitale alle prossime generazioni e per questo bisognerà trovare metodi innovativi per produrre, consumare, smaltire i rifiuti, spostarsi e lavorare ma, prima ancora, servono progetti per attenuare i danni già visibili agli ecosistemi naturali ed economici, su cui è basata la nostra vita e il nostro il lavoro.
I produttori e i consumatori stanno danneggiando il Pianeta. A loro il compito di rimetterlo a posto.
All’innovazione etica (che disegno), invece, il compito di trovare idee per rendere economicamente interessante l’avvio di progetti etici – tesi a calmierare le problematiche ambientali ed economiche – da parte di grandi aziende e Banche, grazie a metodologie collaborative innovative per realizzarli.
Sono infatti convinto che una volta palesata la forte connessione fra l’impegno etico e gli importanti ritorni economici e di immagine a beneficio delle aziende che sceglieranno questa innovativa e stimolante strada, la ricerca della sostenibilità, quella vera, potrà davvero avere inizio.
Luigi Bordini